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Terremoto dell’Irpinia: 43 anni dopo

Il 23 novembre 1980 un terremoto di magnitudo 6.9 ha colpito una vasta area della Campania, della Basilicata e marginalmente della Puglia, causando 2.734 vittime.
Il sisma è stato causato dallo scorrimento lungo una faglia normale, chiamata faglia dell’Irpinia, che ha provocato una rottura in superficie per una lunghezza di circa 40 km e dislocazione del suolo fino a circa un metro.
In occasione della Summer School INQUA e del progetto GeoSciencesIR, i ricercatori Distar (Università di Napoli Federico II) assieme ai colleghi di ISPRA hanno visitato le zone colpite dal terremoto per effettuare studi sul campo e rilevare la traccia della faglia in superficie che è ancora ben visibile dopo tutto questo tempo.
 
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