Eventi, distinguished lectures e seminari

Evoluzione del territorio, pericoli naturali e sviluppo sostenibile: le nuove sfide dei giovani geologi

Faglie geologiche e il loro riutilizzo (G. Camanni)
Le faglie tettoniche sono tra le strutture geologiche più comuni in natura e possano influenzare in modo significativo non solo i processi tettonici associati al loro sviluppo ma anche quelli che lo postdatano. Ad esempio, è caratteristica comune a diverse catene montuose avere una struttura influenzata in modo variabile dalla riattivazione di faglie estensionali ereditate dai margini continentali coinvolti nei processi di orogenesi. In questo contributo verranno esplorate alcune caratteristiche importanti delle zone di faglia e le modalità del loro "riciclo" in vari contesti tettonici utilizzando alcuni tra i migliori esempi al mondo. 

MATERIALE: Plastico Appennino, PPT

Le pietre storiche della Campania (C. Rispoli)

La pietra è utilizzata come materiale da costruzione sin dai tempi antichi creando uno stretto legame tra il territorio e l'assetto urbano delle città. Da questo punto di vista la Campania offre una vasta gamma di geomateriali presenti sul territorio, questi ultimi, nel corso di oltre un ventennio, sono stati oggetto di studio da parte del Di.S.T.A.R. della Federico II. Le ricerche condotte hanno evidenziato la ricchezza della Regione in termini di materie prime di sicuro interesse e in particolare di litotipi di buon pregio utilizzati in diversi monumenti di elevato valore storico-architettonico.

MATERIALE: osservazioni macroscopiche di litotipi campani, dimostrazione audiovisiva dell'utilizzo di alcuni litotipi in monumenti significativi del patrimonio architettonico

Miglioramento dei terreni e mitigazione del rischio idrogeologico (E. Vitale - L. Guerriero)

Il miglioramento dei terreni è una strategia di valorizzazione di quei terreni che, nel loro stato naturale, sono considerati rifiuto, ovvero non idonei ad essere impiegati come materiale da costruzione, e pertanto destinati a discarica. Nell’ambito del miglioramento dei terreni una possibile alternativa all’utilizzo di leganti tradizionali quali calce e/o cemento, è rappresentata da una nuova classe di leganti inorganici sintetizzati a partire da polveri allumino-silicatiche, i geopolimeri. La ricerca sull'uso dei geopolimeri è di grande interesse scientifico e applicativo, poiché in prospettiva consente una transizione verso l’utilizzo di materiali che consentiranno la realizzazione di infrastrutture civili in grado di rispondere ai vincoli di un quadro di sostenibilità ambientale in cui il bilancio dei materiali è orientato alla minimizzazione dei rifiuti ed ispirato ai principi dell’economia circolare, attuale principio di base delle politiche di investimento della Comunità Europea.

I versanti dei rilievi appenninici sono spesso interessati da grandi frane che si muovono in modo lento ed intermittente. Le caratteristiche del movimento rendono queste frane difficilmente riconoscibili e spesso ciò si traduce nella costruzione diffusa di strutture antropiche che nel corso del tempo tendono a subire danneggiamenti diffusi. Negli ultimi anni le tecnologie disponibili permettono la realizzazione di sistemi a basso costo per il monitoraggio basati su piattaforme hardware open-source. Queste piattaforme permettono, grazie ai costi contenuti, di estendere il monitoraggio a versanti che non mostrano alcun segno di instabilità in modo da agire in maniera preventiva rispetto al potenziale verificarsi della instabilità.     

MATERIALE: poter, presentazione, video

Le prospezioni geofisiche per la caratterizzazione del sottosuolo (A. Barone - A. Vitale)

Le metodologie di indagine geofisica svolgono un ruolo di fondamentale importanza per lo studio e la caratterizzazione del sottosuolo. Le applicazioni di tali metodologie in relazione alle diverse tematiche di ricerca sviluppate dal DiSTAR saranno presentate e illustrate insieme alle attività di divulgazione, formazione e ricerca promosse dalla Society of Exploration Geophysicists Student Chapter, costituita da un gruppo di studenti, dottorandi e assegnisti di ricerca del DiSTAR.

MATERIALE: roll up, presentazione ppt